Associazione Culturale Orizzonti Paranormali
“Non tutto quello che non si comprende necessariamente non esiste”
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Materiale fotografico
Castello di Valbona
scatto originale
scatto ori
Elaborazioni scatto 4
Scatto 4
Scatto 5
Elaborazioni scatto 5
Elaborazioni scatto 1
Scatto 1
Scatto 2
Elaborazioni scatto 2
Scatto 3
Elaborazioni scatto 3
Lo scatto è stato eseguito nel camminamento superiore in una delle torri di guardia principali.
Lo scatto è stato eseguito con un tempo di otturazione lento, infatti si possono notare le scie di
trascinamento della pila sorretta dalla mano dell’operatrice, le quali segnano il passaggio della
mano stessa. Nella parte destra del camminamento si può notare una forma di addensamento
ottico elevato avente le presunte sembianze del volto di un bimbo.
In questo ingrandimento si possono notare le caratteristiche
dell’anomalia, in quanto la rinfrazione della luce su essa appare
evidente. Si possono intravedere anche le ombreggiature ed i
lineamenti che sembrano corrispondere a caratteristiche fisiche simili a
quelle umane.
equalizzando
la
foto
si
può
escludere
un
effetto
pareidolico
dovuto
ad
un
probabile
trascinamento
di
uno
dei
soggetti
presenti sul posto.
Comparando
le
altezze
degli
operatori
l’immagine
risulta
inspiegabile
in
quanto
si
sviluppa
a
circa
un
metro
dal
pavimento.
Scatto eseguito nel camminamento superiore del castello.
La foto è stata scattata in bassa
definizione, tuttavia si nota una figura
evanescente nonostante un rumore di
fondo elevato.
Ne consegue che la mancanza di filtri
adeguati provochi l’ingresso delle gamme
UV e IR.
equalizzando ed ingrandendo la foto si
intravede una figura con possibili
caratteristiche femminili.
Si notano le parti di viso e collo in
maniera più evidente, forse si intravede
anche un crocefisso all’ altezza del petto.Il
rumore di fondo tuttavia è elevato e
l’immagine non si discosta molto, potrbbe
trattarsi anche di effetto pareidolico.
Evidenziando l’anomalia compare in
maniera molto vanescente appena
percettibile anche una seconda sagoma
alla destra della stessa.La variazione si
confonde col rumore di fondo, ma
interessante notare l’analogia ad una
possibile figura.
Elaborando il fotogramma con appositi filtri, una struttura della presunta
sagoma femminile, risulta maggiormente definita assieme a dei particolari.Il
rumore di fondo è presente, ma tuttavia la variazione alle comparazioni di foto
in asenza di anomalie è sostanziale portandoci a considerare la variazione
stesa sia di carattere anomalo.
Lo scatto è stato elaborato ulteriormente per escludere fenomeni
pareideolici.
Grazie al filtro si notano maggiori dettagli dell’anomalia che potrebbero
sfuggire ad occhi meno esperti in quanto l’anomalia non è molto definita
per una serie di circostanze tecniche.
Nella
parte
inferiore,
com
una
colorazione
più
chiara,
si
nota
delinearsi
un possibile abito d’epoca.
Il
contorno
del
suddetto
abito
assume
un
andamento
che
differisce
da
quello
delle
linee
del
pavimento.L’andamento
è
appena
percettibile
e
poco definito, tuttavia è presente a titolo di variazione di fondo.
Grazie a questo filtro , i bordi dell’abito spiccano dal fondo e dal
pavimento ed il braccio sulla sinistra della figura risulta più evidente e
sembra teso verso il cancelletto tuttavia ad un occhio poco attento
l’immagine non risulta subito visibile in quanto la definizione della stessa
non è elevata.
Volendo sbilanciarci in un ipotesi, delineamo i contorni della figura per
sopperire alla mancanza di definizione della variazione rispetto al
rumore naturale dello scatto originale.
Scatto originale eseguito nel camminamento superiore del castello.
Come
si
evince
con
l’apposito
filtro
posto
per
processare
il
fotogramma
si
intravede
una
presunta
sagoma
abbozzata
che
potrebbe
essere
riconducibile
a
quella
di
un
uomo
con
barba
folta
portata
come
quelle
di
un
tempo.
L’effetto
non
è
spiegabile
i
quanto
la
rifrazione
della
luce
delle
nostre
apparecchiature
sembrerebbe
aver
incontrato
una
zona
di
densità
più importante e si sia rifratta così in modo differente.
con
questo
processamento
si
nota
maggiormente
presunta
zona
più
densa
che si è formata nell’istante dello scatto.